Novembre 24

Licenziamenti: arriva la tempesta perfetta

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Il ministro del Lavoro Andrea Orlando PD

Il governo ha espresso la volontà di cambiare la contestata norma Orlando sul blocco dei licenziamenti. Fino al 30 giugno rimarrà tutto così com’è, con la possibilità, quindi, per le imprese di chiedere la cig Covid-19 senza che scatti più la proroga automatica del divieto di licenziare di ulteriori 60 giorni, fino al 28 agosto, come inizialmente ipotizzato dalla bozza del ministro del Lavoro.
Dal 1° luglio, le aziende di manifattura e costruzioni usciranno dalla cig Covid-19 e non avranno più divieti automatici di licenziare. Le imprese ancora in difficoltà, tuttavia, potranno tornare ad accedere alla cassa integrazione ordinaria o straordinaria, senza pagare i contributi addizionali fino al 31 dicembre. Solo per costoro, vale a dire per le realtà che utilizzeranno questa cig “scontata”, si allungherà il divieto di licenziamento per tutta la durata in cui fruiranno della cassa integrazione.
Alle aziende italiane che da un anno circa non possono adeguare la forza lavoro ai cambiamenti che il mercato sta indicando con contrazioni di produzione significative a causa del calo della domanda di alcuni beni o servizi. Il blocco in vigore riguarda proprio le ragioni economiche, ed i licenziamenti sono vietati sia in forma collettiva sia in forma individuale. Ed esiste solo la cassa integrazione (cig), per le aziende che ne hanno diritto, con questa misura si copre il costo del lavoro dei dipendenti di cui le imprese non hanno avuto bisogno.
Dalle dichiarazioni di Orlando emerge il suo pensiero.

“Credo sia necessario, e ne parleremo al tavolo con le aziende, distinguere tra le varie dimensioni delle imprese per prevedere uno sblocco selettivo e pensiamo di adottare misure ad hoc per gestire le crisi aziendali e per le politiche industriali. Alcuni settori hanno superato di più la crisi anche all’interno dello stesso macro comparto”.

Rimanendo questa la strada, ed a meno di cambiamenti a cui la politica ci ha abituato, il 30 giugno 2021 le aziende avranno la possibilità di licenziare saranno tutte quelle che usufruiscono della cassa integrazione ordinaria (CIGO), in particolar modo quelle del settore industriale. Il 31 ottobre 2021 invece avverrà lo sblocco dei licenziamenti per tutte le altre imprese, terminerà il beneficio degli assegni ordinari a carico del fondo di integrazione salariale (FIS) o della cassa integrazione in deroga (CIGD).

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