Novembre 24

Appalti pubblici: progetto pilota europeo per l’analisi dei dati

Approvata in Commissione Europea la proposta di AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) di creare strumenti di analisi comune per i dati sugli appalti pubblici Europei, dati che saranno armonizzati per essere leggibili, consultabili e utili per tutti i paesi dell’Unione. La Commissione Europea ha già avviato un progetto pilota per attuarla. In prima linea per la gestione del pilota ci sono ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) e CONSIP (centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana). Grande soddisfazione per il progetto italiano, che aprirà la strada ad uno spazio comune europeo dei dati per gli appalti pubblici, a vantaggio di un maggior risparmio, meno burocrazia e più competitività.
L’e-Procurement, ovvero la digitalizzazione di tutti i processi sottostanti agli appalti pubblici, è una leva importante per la crescita economica di un paese. Garantisce infatti una maggiore efficienza dei processi amministrativi nell’ambito degli acquisti della pubblica amministrazione (con conseguente maggiore controllo e razionalizzazione della spesa pubblica), limita i rischi di corruzione e snellisce quegli iter burocratici che ostacolano una corretta competitività perché dissuadono nuovi fornitori a partecipare alle gare. Dal 2001 è attivo il programma ISA (Interoperability Solutions for Public Administrations, businesses and citizens), oggi ISA2, finanziato e gestito dall’Unione Europea, che promuove l’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni europee.
Obiettivo del progetto pilota – coordinato dalla Commissione Europea in collaborazione con AGID, è quello di sviluppare strumenti di analisi con dati reali, messi a disposizione da ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), da CONSIP (centrale di acquisti nazionale italiana) e da IMPIC (Istituto Portoghese per gli appalti pubblici), sulla base di una infrastruttura distribuita dove i dati provenienti da diverse fonti sono armonizzati e messi a disposizione degli stakeholder rilevanti e operatori qualificati per analizzarli.
Nel dettaglio, i dati esistenti in diversi formati (Open Data csv dell’ANAC BDNCP – Banca Dati Nazionale degli Appalti Pubblici Italiani, i dati RDF di Consip e i Json OCDS di IMPIC) verranno armonizzati utilizzando un unico formato comune (l’e-Procurement Ontology) insieme ai dati del TED (Tenders Electronic Daily), la versione online del supplemento alla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea dedicato agli appalti pubblici europei che pubblica 746.000 avvisi di aggiudicazione all’anno, tra cui 235.000 bandi di gara per un valore di circa 545 miliardi di euro. Questi dati saranno utilizzati per effettuare analisi e costruire indicatori che permettano di comprendere meglio gli appalti pubblici in Europa e nei vari Stati membri. Gli strumenti di analisi sviluppati saranno poi resi disponibili a livello europeo e consentiranno un’analisi e un monitoraggio più dettagliato.

“Questo pilota pone l’Italia in prima linea negli sviluppi degli appalti pubblici digitali in Europa. Dobbiamo essere molto orgogliosi del notevole sforzo compiuto in particolare dai fornitori di dati italiani, ANAC e CONSIP. Attraverso questo progetto pilota, stanno aprendo la strada alla creazione dello Spazio comune europeo dei dati per gli appalti pubblici” ha dichiarato Carmen Ciciriello, AD di Celeris Group, che oggi, in qualità di Advisor DG GROW, coordina il gruppo di lavoro degli eForms, il nuovo standard per la pubblicazione degli avvisi e dei bandi sul TED.

In una prima fase di sviluppo, la Commissione Europea prevede di utilizzare il TED come principale fonte di dati, tenendo conto di una migrazione dagli attuali modelli di formulari a eForms, introdotti attraverso il regolamento (UE) 2019/1780 che segneranno un importante miglioramento in termini di qualità dei dati sugli appalti e diventeranno obbligatori dall’ottobre 2023.