Novembre 24

Forum internazionale trasporti: il futuro è intermodale e green

La transizione green e al centro dei temi trattati al 6° forum dei Trasporti e della Logistica e dell’intermodalità di Roma (9 e 10 novembre 2021).
Il settore é al centro di una grande rivoluzione green che riguarderà direttamente tutte le imprese del comparto perché l’autotrasporto negli ultimi trenta anni ha ridotto del 30% le emissioni di CO2 contro il 20% dell’intera economia, e nel solo 2021 il 41% delle imprese dichiara di aver acquisito mezzi a minor impatto ambientale, il 18,7% ha compiuto azioni meno inquinanti, il 17% ha migliorato la capacità di carico dei veicoli.
In questo scenario, dai dati diffusi da Conftrasporto Confcommercio, emerge però che il 97% dei camion immatricolati nel 2020 é ancora diesel. Non é migliore il dato del trasporto marittimo che in dieci anni ha ridotto del solo 7% le emissioni ma valutabile positivamente però a fronte di un aumento del trasportato del 34%. I segnali che arrivano da questo importante comparto dell’economia del paese sono incerti, solo il 12% delle navi in costruzione risulta alimentato da fuel alternativo.
Il trasporto merci marittimo e l’autotrasporto rappresentano insieme una quota modale del 90%, le previsioni sono per una riduzione delle emissioni future soprattutto dal trasporto su gomma di più dell 80%
Carlo Sangalli presidente di Confcommrcio nel suo intervento ha sottolineato che rispetto alla crescita che c’è ma che non è così robusta e diffusa in tutti i settori e territori, è necessario quindi rafforzare il sistema logistico e dei trasporti, per Sangalli trasporti e logistica contribuiscono alla resilienza alla ripresa e il nostro paese non può rinunciare ai servizi di trasporto capillare per recuperare volumi e attività.
Oltre 60 miliardi che il PNRR destina all’accessibità del sistema paese sono destinati soprattutto al trasporto viaggiatori ma il nostro paese non può rinunciare ai servizi che il trasporto garantisce su ruota e via mare.
Ridurre le emissioni di gas fino al livello zero è una sfida che va accettata, arrivarci nei tempi stabiliti dal green deal è possibile per Confcommercio. La soluzione è l’intermodalità, problema mai risolto in Italia, e che rappresenta via obbligata e soluzione organizzativa già disponibile e che può assicurare grandi benefici sul fronte dell’efficienza energetica.
Per Paolo Uggé presidente di Conftrasporto vanno anche risolti i problemi di reperibilità e formazione degli autisti che sono sempre meno, in un decennio diminuiti del 40%, oltre all’aumento di manager che affianchino gli imprenditori che sono coinvolti in un processo di aggregazione fra imprese che negli ultimi dieci anni sono diminuite del 17% passando da 125.995 a 104.432 imprese attive. La qualità delle imprese può migliorare sotto la spinta delle associazioni di rappresentanza che ha portato all’introduzione di misure che privilegiassero la crescita di impresa rispetto agli interventi a pioggia, non é quindi un caso che la riduzione delle imprese abbia mutato l’attività di impresa facendo crescere i padroncini che sono diventati piccoli imprenditori e accompagnando le piccole imprese verso l’aggregazione e la grande impresa. Per Uggè c’è bisogno di manager che accompagnino le imprese del trasporto in una crescita che sia guidata anche dalla transazione ecologica, in questa ottica tre anni fa Conftrasporto ha firmato con il ministro Fedeli un protocollo di intesa per accordi con Università e centri di formazione per favorire la managerialità delle imprese del trasporto e della logistica. L’impegno sulla formazione manageriale di Conftrasporto continua con l’intesa raggiunta a Parma con un ITS per avvicinare sempre piú i giovani al lavoro in questo settore e favorire l’ingresso di Quadri di livello medio alto nelle imprese del trasporto e della logistica.