Novembre 24

Alcar Industrie: A rischio 200 lavoratori

La vicenda Alcar ha una storia industriale molto complicata e articolata, specializzata nella produzione di macchine movimento terra, per l’agricoltura e sistemi di sollevamento è passata per due procedure fallimentari nel corso degli ultimi anni e più recentemente ha visto il sequestro delle quote societarie
nell’ambito delle più complesse vicende giudiziarie che hanno interessato la società Blutec da parte della procura di Lecce e a seguito dell’inchiesta della guardia di finanza che ha portato ad arresti ed al sequestro preventivo dell’intero complesso della Mog srl, holding che controlla indirettamente la Alcar Industrie s.r.l. con sedi nelle zone industriali di Lecce e Vaie, in provincia di Torino. OVV per tramite di AIM srl si è aggiudicata l’asta per l’acquisizione del complesso aziendale di Alcar e dei siti di Lecce e Vaie (TO), essendo stata l’unica azienda a formulare un’offerta.

Nel corso di un recente incontro tra il curatore ed i sindacati è stata illustrata l’attuale situazione produttiva di Alcar industrie srl, che vede un fatturato in forte calo (anche a causa dell’attuale aumento dei costi delle materie prime) e la perdita di una parte importante degli attuali clienti. Inoltre è stato evidenziato che per rendere efficienti gli stabilimenti serviranno ingenti investimenti, a causa della vetustà degli impianti e della loro scarsa manutenzione.
Durante l’incontro è stato ribadito che il piano di acquisizione proposto da OVV riguarderebbe circa il 50% della forza lavoro attualmente occupata nei due siti produttivi, con la volontà aziendale di assumere ex novo i lavoratori per loro strettamente necessari e in deroga alle procedure previste.

Nell’ambito del percorso proposto è stato affrontato il tema dei tempi della procedura, che senza una proroga da parte del tribunale è di soli 10 giorni a partire da oggi. Su questo la curatela si è impegnata già da domani a presentare istanza per ottenere ulteriori 60 giorni, mentre le parti sociali, parallelamente, attiveranno tutti i canali istituzionali, Ministero e Regioni (Puglia e Piemonte) per ottenere un tavolo di confronto istituzionale.
Sono previste a breve le assemblee sindacali nei due stabilimenti per avviare il confronto con i lavoratori rispetto alla complessità del confronto che si è aperto con l’azienda aggiudicataria.