Aree di crisi: firmato il decreto che stanzia i fondi
Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha firmato il Decreto di ripartizione delle risorse per le aree di crisi industriale complessa, per un importo totale di 60 milioni di euro nel 2022.
Il provvedimento – che sarà emanato di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, cui il testo è già stato trasmesso per l’acquisizione della firma – assegna alle Regioni che ne hanno fatto richiesta le risorse finanziarie, a valere sul Fondo Sociale per Occupazione e Formazione, per assicurare, nelle aree di crisi industriale complessa, la prosecuzione degli interventi di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e di mobilità in deroga.
In particolare, il Decreto ripartisce le risorse stanziate dall’articolo 1, comma 127 della Legge 234/2021 tra le Regioni:
• Lazio euro 19.797.385,44
• Campania euro 12.018.707,24
• Molise euro 6.961.085,54
• Abruzzo euro 3.395.651,48
• Puglia euro 848.912,87
• Sardegna euro 10.186.954,45
• Umbria euro 2.546.738,61
• Sicilia euro 4.244.564,36
Le Aree di crisi industriali complesse riguardano specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale e con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, non risolvibili con risorse e strumenti di sola competenza regionale. Si identificano quindi in territori caratterizzati da recessioni economiche e tassi di disoccupazione talmente evidenti da porre queste aree all’attenzione nazionale, poiché le difficili condizioni in cui versano non sono risolvibili con strumenti, fondi, risorse e interventi regionali, rappresentando perciò un impatto significativo sulla politica industriale nazionale.
L’intervento nazionale, sussidiario a quello regionale, deriva quindi dalla “complessità” della crisi e da altre condizioni specifiche come il verificarsi di uno stato di crisi, nel territorio, di una o più imprese di grande o media dimensione, con effetti che si ripercuotono sull’intero indotto produttivo dell’area;
dal manifestarsi di una grave condizione di crisi in uno specifico settore industriale, ad elevata specializzazione sul territorio.