TASI- Altec (Leonardo): Raggiunto l’accordo sull’integrativo di gruppo
Conclusa la trattativa sull’integrativo di Gruppo TASI – Altec, con la sottoscrizione della bozza d’accordo con il coordinamento FIM-FIOM-UILM.
L’accordo, dopo i passaggi in assemblea e il voto dei lavoratori, si applicherà agli oltre 2400 dipendenti del gruppo, nei siti di Torino, Gorgonzola in Provincia di Milano, Roma e L’Aquila.
Il rinnovo, avviene dopo un lungo periodo di proroghe dell’integrativo precedente, firmato nel 2012 e una lunga negoziazione che ha risentito gli effetti determinati della crisi sanitaria.
L’accordo prevede importanti aumenti dal punto di vista economico: nuovo PDR con valori incrementali, l’istituzione di parti fisse del salario, aumenti delle indennità legate alla reperibilità, alle turnazioni e per la prima volta viene riconosciuta l’indennità per i lavoratori che operano nelle camere pulite, l’intesa per l’aggiornamento sulla normativa delle trasferte.
Sulla parte normativa, particolare importanza è rappresentata dallo scenario industriale le cui ricadute, investimenti, carichi produttivi e missioni, sono declinate per i 4 siti interessati, in aggiunta ad un modello di relazioni industriali che fa, del confronto, l’elemento distintivo, nel rispetto del ruolo di ciascuna delle parti e, una regolamentazione dello smart-working post emergenza.
Nella nota diramata da Fiom-Cgil si legge che con la sottoscrizione dell’accordo in TASI -Altec, si porta a compimento il rinnovo praticamente in tutte le aziende controllate o partecipate del Gruppo Leonardo. Un risultato estremamente importante, sicuramente per le lavoratrici e i lavoratori della più grande azienda dello spazio presente nel nostro Paese, ma anche per tutto il comparto, che vede una contrattazione di 2° livello diffusa capillarmente e aggiuntiva a quella prevista dal CCNL dei metalmeccanici.
Inoltre, con un incremento di tutti gli istituti economici e il miglioramento di quelli normativi, viene consolidato il percorso intrapreso dalla nostra organizzazione di continuare a contrattare, anche durante la pandemia legata al Covid, per migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori.