Novembre 24

Green pass: codice QR non può essere archiviato

Dal 1 aprile sono cambiate le regole e tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa, di formazione o di volontariato, nel mondo del lavoro, pubblico o privato, sono obbligati ad esibire il green pass base per accedere al luogo nel quale si svolge l’attività lavorativa.
Non cambiano invece le regole per i datori di lavoro da osservare per le modalità del controllo, oltre che provvedere alla nomina di incaricati alle verifiche che, in sede di ingresso e/o a campione, dovranno essere effettuate.
Il Garante per la protezione dei dati personali continua il monitoraggio sulle procedure intervenendo su casi segnalati. Già da novembre scorso ha messo in guardia gli utenti dallo scaricare App per la verifica del green pass che trattano dati in violazione delle disposizioni di legge, in alcuni casi trasferendoli anche a soggetti terzi. Il Garante ha ricordato che la App VerificaC19, rilasciata del ministero della Salute, è l’unico strumento di controllo delle certificazioni verdi utilizzabile per garantire la privacy delle persone.
Il Garante (Provvedimento 363 dell’11 ottobre 2021), ha anche indicato che il controllo dei green pass non dovrà comportare la raccolta di dati del lavoratore in qualunque forma, ad eccezione di quelli strettamente necessari all’applicazione delle conseguenti misure, qualora si verifichino violazioni. Vanno evitati elenchi sui quali indicare i soggetti sottoposti a verifica inoltre non è lecito conservare il QR code delle certificazioni verdi, né estrarre lo stesso in qualsiasi altro modo ovvero trattenere copie cartacee dei green pass, né screen-shot, né fotografie del certificato verde.
Per non sbagliare i soggetti incaricati del controllo, anche a campione (in gran parte responsabili di uffici con funzioni direttive o semi direttive) è utilizzare l’apposita app VerificaC19 rifiutandosi di adottare procedure diverse o disapplicando procedure aziendali che non siano conformi alle indicazioni del Garante, questo per non entrare in un contenzioso con responsabilità anche personali.