Novembre 24

Sicurezza sul lavoro: il testo unico una soluzione efficace

Un testo unico che raccolga tutte le varie proposte di legge disperse in Parlamento e dintorni, è l’obiettivo del governo con la sfida di approvarlo entro la fine della legislatura. Dopo l’eco delle denunce e delle storie personali di dolore che sono state rappresentate nella Giornata mondiale della sicurezza del lavoro, sulla sicurezza dei lavoratori qualcosa sembra muoversi sul fronte politico anche se fino ad ora delle tante iniziative scaturite dall’ “indignazione del giorno dopo”, l’ondata di promesse e impegni sembra non esserci traccia nella vista del lavoratori. L’obiettivo governativo è di lavorare in concertazione a questo testo che modificherà norme già esistenti e ne introdurrà di nuove, secondo il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro, Gianclaudio Bressa, in una recente intervista a La Repubblica, l’obiettivo è raggiungibile e si potrebbe concretizzare a fine maggio insieme alla relazione conclusiva della Commissione e, facendolo partire dal Senato, portarlo ad approvazione definitiva entro il termine della legislatura. Sul testo unificato dovrebbero convergere maggioranza e opposizione, visto che tutti (FdI compresi) hanno votato la relazione intermedia della Commissione. Abbiamo già scritto (qui il link all’articolo) sulle novità della legge di conversione del Decreto Fisco Lavoro (D.L. n. 146/2021) introduce tra le altre, importanti novità che riformano in parte il Testo Unico sulla salute e sicurezza (D.lgs. 81/2008).
Il 15 ottobre 2021, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 ottobre 2021, recante “misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”. Sull’onda del crescente allarme sociale, si è puntato su una serie di misure urgenti allo scopo di tentare di frenare le continue morti sul lavoro.
A dicembre con la legge 17/12/201 n.215, vengono introdotte una serie di novità, che delineano di fatto una miniriforma del Testo Unico come la vigilanza e la prevenzione da parte del sistema istituzionale che vengono estese anche all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, mentre ad oggi erano di competenza semi-esclusiva delle ASL/ATS, la revisione degli Organismi Paritetici e con la creazione di apposito repertorio, modifiche anche per i comitati regionali di coordinamento, che dovranno analizzare e migliorare il sistema prevenzionale territoriale e nazionale. Più rilevante è la creazione di un sistema informativo nazionale allo scopo di programmare, pianificare e valutare l’attività di prevenzione di incidenti, infortuni e malattie professionali.
Molto innovativa è anche la revisione del ruolo del preposto, da sempre figura strategica a livello aziendale per la sicurezza dei lavoratori, con nuovi obblighi inseriti nel nuovo art. 19 del T.U e con l’obbligo per il datore di lavoro di individuare da subito i preposti, anche in caso di lavori in appalto sul punto si legga questo articolo sui compiti dei preposti. Infine la sospensione dell’attività imprenditoriale in caso di gravi violazioni che prima della modifica l’art. 14 del D. Lgs 81/08 prevedeva la sospensione delle attività solo in caso di “gravi e reiterate violazioni” in materia di salute e sicurezza mentre in caso si riscontri la presenza di lavoro nero e/o una delle voci comprese nell’allegato 1 del D. Lgs 81/08, si procede con la sanzione prevista e il blocco delle attività dell’organizzazione, sarà però possibile il ravvedimento e all’ammissione al provvedimento di revoca della sospensione delle attività, ma con l’applicazione di una ulteriore sanzione aggiuntiva.
Le importanti modifiche effettuate forniscono un chiaro segnale di interesse da parte del governo e del parlamento nei confronti dei temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e che devono portare i Quadri aziendali del settore privato ed i responsabili di funzione nel settore pubblico ad una conoscenza di queste tematiche molto più sviluppata.