Elettronica di consumo: segnali di flessione
Secondo le rilevazioni riportate dal Sole24Ore sulla ricerca annuale di Gfk i primi cinque mesi del 2022 sono stati caratterizzati da una moderata crescita del mercato dell’elettronica di consumo in Italia solo grazie a tv e decoder.
Dopo un 2021 record le anticipazione pubblicate dal quotidiano economico porterebbero ai primi segnali di rallentamento, la crescita molto forte (+18,7%) rispetto allo stesso periodo del 2019 ma senza il traino di tv e decoder il trend sarebbe negativo rispetto al 2021 (-2,9%). Le vendite online continuano a crescere e dimostrano una performance migliore rispetto alle vendite nei negozi fisici (+5,2% rispetto a -0,8%), rappresentando oggi il 25,7% del totale fatturato generato in Italia nel periodo in analisi. L’online cresce rispetto alla staticità del negozio fisico, fermo al 24,6% nel periodo gennaio-maggio 2021 ed al 24,2% del totale anno 2021. Trend leggermente negativo per il settore dei grandi e piccoli elettrodomestici (rispettivamente -0,5% e -0,8%) mentre la telefonia mostra una leggera crescita (+0,7%) e si conferma il settore più importante per fatturato, con un peso sul totale del 34%.
Quello degli elettrodomestici è un settore importante anche per la produzione che si realizza in Italia, settore che secondo Confindustria può essere in prima fila nel possibile rinascimento manifatturiero, per ora però con tre poli produttivi in ginocchio e migliaia di posti di lavoro a rischio: la Whirlpool di Napoli, la ItalComp (ex Embraco-Acc) tra Piemonte e Veneto, la Elica nelle Marche.
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