Crisi Conbipel: incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy
Nuovo incontro riguardante la società Conbipel S.p.A. già in amministrazione straordinaria al Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma. La catena italiana di abbigliamento controllata dal fondo americano Oaktree Capital Management è ufficialmente in amministrazione straordinaria dallo scorso 28 gennaio continua ad essere sotto la lente di attenzione da parte del Ministero e dei sindacati da quando il Tribunale di Torino ha aperto all’ipotesi di vendita in toto, per tramite del commissario delegato alla crisi, numerose manifestazioni di interesse sono arrivate. Il rischio è che ci sia interesse solo per le posizioni dove sono ubicati i negozi e non sul salvataggio dell’impresa. Take Off, catena di boutique di moda a prezzi outlet, punta a rilevare alcune attività di Conbipel, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, per un numero compreso tra i trenta e i quaranta punti vendita di Conbipel di medie dimensioni situati nel tessuto delle gramndi città.
Fondata nel 2012 da Aldo Piccarreta insieme alla moglie Giorgia Lamberti Zanardi, Take Off è cresciuta rapidamente fino a 30 punti vendita e nel 2019 ha registrato un fatturato di circa 23 milioni di euro. Nel 2020 nel consiglio di amministrazione della società sono entrati Fulvio Conti (già presidente di Telecom Italia ed ex amministratore delegato e direttore generale di Enel), Valentino Fabbian (manager con una trentennale esperienza nel gruppo Cremonini) e Pierluca Mezzetti (ex consulente di Ernst & Young). Lo stesso trio Conti-Fabbian-Mezzetti aveva rilevato dal concordato nel 2016 la Alibert srl, storica azienda produttrice di tortellini, gnocchi e altri tipi di pasta fresca (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo anche OVS, il retailer di abbigliamento quotato a Piazza Affari e partecipato da Tamburi Investments Partners (TIP), ha dichiarato interesse per Conbipel. A metà dicembre 2020, infatti, l’ad di OVS, Stefano Beraldo, ai microfoni di Radio 24 aveva detto: “Non abbiamo mai smentito il nostro interesse verso Conbipel”(si veda altro articolo di BeBeez). OVS, intanto, a inizio gennaio ha ottenuto dal Ministero per lo sviluppo economico il via libera all’operazione di acquisto del brand Stefanel e di alcuni asset selezionati (si veda altro articolo di BeBeez). OVS aveva presentato un’offerta vincolante a metà dicembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) ed era entrato in trattative esclusive pochi giorni dopo.
La società aveva depositato il 18 marzo 2020 una domanda di concordato preventivo in bianco presso il Tribunale di Asti (si veda altro articolo di BeBeez). Il 2 novembre 2020 sempre il Tribunale di Asti ha poi dichiarato inammissibile la domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo, perché la domanda non era stata accompagnata da nessun piano concordatario (si veda altro articolo di BeBeez) e il 26 novembre il Tribunale di Torino ha dichiarato lo stato di insolvenza della società e nominato appunto commissario giudiziale di Conbipel, Luca Jautet (si veda qui l’estratto della sentenza). Lo scorso 29 dicembre, infine, il Commissario ha depositato al MISE la sua relazione, per motivata opinione, utile a determinare l’ammissione alla straordinaria e poi a fine gennaio, come detto, il Tribunale di Torino ha ammesso la società alla procedura di amministrazione straordinaria. Si attende ora di conoscere i nomi dei commissari straordinari.
L’azienda è nata nel 1958 a Cocconato d’Asti (Asti) come rivenditore di capi in pelle di qualità e poi si è allargata alla produzione tessile. Conta 1.200 dipendenti in tutta Italia. Conbipel, finita in crisi, è stata rilevata nel 2007 dal fondo specializzato in turnaround aziendali Oaktree (a sua volta controllato dal 2019 da Brookfield Asset Management, si veda altro articolo di BeBeez) tramite il veicolo Ocm Luxembourg Stilo Investment sarl. A vendere era stata la famiglia Massa. A fine giugno 2014 il Tribunale di Asti aveva omologato l’accordo di ristrutturazione dei debiti sulla base dell’art. 182-bis della Legge Fallimentare (si veda qui il Decreto di omologa). Terminato il percorso di ristrutturazione, il gruppo era uscito dal tunnel e Oaktree nell’ottobre 2015 l’aveva messa in vendita (si veda altro articolo di BeBeez), ma senza successo.
Conbipel ha poi però registrato successivamente un progressivo calo delle vendite e negli ultimi anni il numero degli addetti astigiani è stato praticamente dimezzato. Conbipel al marzo 2019 aveva ricavi per 198 milioni di euro, un ebitda negativo di 5,3 milioni e una posizione finanziaria netta di 18,2 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Nel decreto di ammissione all’amministrazione straordinaria si legge che “il Commissario giudiziale ha segnalato che le cause della crisi della società Conbipel, pur in presenza di un ampliamento della rete commerciale, vanno ricercate, in una combinazione di fattori di natura esogena ed endogena (peraltro anteriori all’emergenza pandemica Covid 19 ) che, a partire dall’anno 2017, hanno fatto registrare una costante riduzione del fatturato, così individuati: la crisi del commercio al dettaglio, in generale, e del mercato dell’abbigliamento in particolare; la crisi della collezione donna, che rappresenta la parte più importante del fatturato; lo sviluppo delle vendite on line in aggiunta agli effetti già derivanti dal fenomeno degli outlet della moda; il ritardo nella trasformazione digitale dell’impresa, che ha inaugurato il proprio portale di vendita online solo nel settembre 2019; l’incremento dei costi di struttura in relazione, sia al personale dipendente, che alle locazioni immobiliari ed aziendali; le difficoltà derivanti dalla gestione dei costi fissi non comprimibili; gli effetti derivanti dall’incremento degli sconti applicati per controbilanciare le difficili condizioni di mercato e stimolare gli acquisti da parte dei clienti e le negative performance di vendita”.