Kiabi Life: la fondazione per ottenere un mondo più inclusivo
I valori di cura, prossimità, ascolto, trasparenza, rispetto, solidarietà propri del brand Kiabi hanno sempre favorito un approccio inclusivo da parte dell’azienda, confermato anche dall’inchiesta Great Place to Work 2021 da cui emerge fortemente come i collaboratori affermino di ricevere un trattamento imparziale indipendentemente dall’età, dall’origine etnica, dal sesso e dall’orientamento sessuale.
Gli obiettivi tracciati sulla Roadmap 2023 comunicano l’importanza di dare un ulteriore impulso alle politiche in materia di inclusione.
Tre sono gli step principali che identificano la concretezza del progetto firmato Kiabi:
La fondazione lanciata nel 2021 é stata ridenominata “Kiabi Life”e ha inoltre annunciato che si adopererà per “ottenere un mondo più inclusivo”. Un intento che si declina su 3 assi: impiego, educazione e solidarietà.
La Strategia umana globale, ha affermato l’importanza di rafforzare l’impegno sociale agendo in favore di una sempre maggiore inclusione e diversità, contribuendo alla lotta contro la precarietà, chiaro riferimento allo “spirito di famiglia” e al legame che caratterizza le relazioni. In particolare, la Strategia ha posto un focus sull’accompagnamento delle famiglie in tutte le loro declinazioni e di una comunità in cui si valorizzano le diversità per “far vivere un’esperienza unica ad ogni persona che interagisce con Kiabi”.
La centralità che la tematica “For All” ricopre nel processo GPTW, vissuto da Kiabi lo scorso anno, ha incentivato l’azienda ad avere un impatto positivo sul mondo che la circonda, offrendo opportunità a profili diversificati nella consapevolezza che ognuno, nel giusto contesto, possa esprimere un talento unico.
Kiabi, ha in attivo la collaborazione avviata nel Novembre 2021 con la Fondazione Adecco per le pari opportunità che opera dal 2001 per rendere più inclusivo il mondo del lavoro. Attraverso questa partnership, Kiabi collabora a progetti con associazioni ed enti no profit, volti all’inserimento lavorativo di giovani, donne in difficoltà, persone con background migratorio e persone con disabilità.
Per il brand è una precisa volontà quella di offrire opportunità lavorative a profili caratterizzati da disabilità o in condizione di fragilità.
Nel corso del 2022, grazie a collaborazione con partner nazionali o locali, sono stati inseriti in negozio 4 giovani con sindrome di Down oltre a diversi altri profili con disabilità. Nel quadro della collaborazione con Fondazione Adecco, nel corso del 2022 una quindicina di Kiaber dei negozi di Milano ha partecipato a programmi di mentoring sociale come:
Progetto IPAZIA: si tratta di un accompagnamento socio-lavorativo per donne in stato di fragilità. Il target dell’iniziativa sono giovani mamme ospiti di case famiglia e questo rende il progetto allineato con la Vision e con il progetto MAAM.
Progetto RITA: un percorso di formazione “addetti vendita” destinato a giovani in condizione di precarietà organizzato in collaborazione con il Comune di Milano.
A seguito del percorso di formazione, 4 giovani mamme sono state inserite all’interno dei negozi di San Giuliano, Corsico e Sesto San Giovanni, in provincia di Milano.
Per i negozi è davvero un valore aggiunto fare qualcosa all’interno del quadro di queste tematiche. Ricordiamo anche l’iniziativa “l’Ora Calma”, attiva su due negozi al momento, che consiste nel far vivere un’esperienza di shopping personalizzata alle famiglie con bimbi autistici. La musica viene spenta e le luci abbassate in quest’ora calma, al fine di regalare un’esperienza di shopping smart e piacevole. Il “Sempre di più per le famiglie” del brand si traduce anche attraverso queste iniziative nobili.
“Da diverso tempo il negozio di Collegno sostiene progetti finalizzati all’inclusione di persone che vivono una situazione difficile o diversa dalla consuetudine.
Essere coinvolto in questi progetti ti porta a fare delle riflessioni, ad aprire la tua mente, a conoscere delle realtà di cui sapevi l’esistenza, ma finché non tocchi con mano delle vere testimonianze, non ti rendi conto di quanto ci sia l’urgenza di attivarsi.
Credo che rendere il mondo più inclusivo e non solo in ambito lavorativo, sia una responsabilità sì delle istituzioni, ma anche nostra, delle persone comuni e delle nostre coscienze”, chiosa la responsabile del negozio di Collegno.
Per agire è importante in primo luogo informare e dunque sensibilizzare. Consapevoli del fatto che la capacità di far vivere l’inclusione all’interno dell’azienda passi appunto dall’animazione dei collaboratori, oltre alle Diversity Talk proposte da Fondazione Adecco, ad Ottobre 2022 sono stati coinvolti tutti i Leader negozio in un workshop sul tema “D&I”. L’intervento si è articolato in 3 moduli di 3 ore ciascuno e si propone di approfondire con un taglio estremamente concreto come proporre politiche inclusive, a chi possono essere rivolte e quali errore evitare.