Microsoft Italia: accordo sul licenziamento collettivo
Dopo oltre due mesi di trattativa è stato raggiunto al Ministero del Lavoro, l’accordo sulla procedura di licenziamento avviata da Microsoft Italia alla fine del mese di aprile.
L’accordo che prevede i seguenti punti: riduzione degli esuberi passati dagli iniziali 43 a 32, l’adesione volontaria dei lavoratori al programma incentivato di uscite come unica opzione per operare i licenziamenti, incentivo all’esodo che prevede un minimo di 15 a un massimo di 27 mensilità lorde a cui aggiungere 8000 € per quei lavoratori che non hanno premialità individuali nella valorizzazione della mensilità di incentivo, un programma di outplacement che aiuterà le lavoratrici e lavoratori coinvolti a ricollocarsi
La definizione di un sistema di incentivi, affermano le organizzazini sindacali, che ha tenuto conto di più elementi: esperienza maturata in azienda ed età anagrafica che sono state coniugate con la professionalità e il sistema premiale individuale, il tutto associato a un importo utile a dare sostegno anche a chi quel sistema premiale non aveva.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno criticato fortemente la scelta della multinazionale di aprire questa procedura e le motivazioni su cui la società ha aperto la procedura non potessero essere accettabili, indicando un semplice calo dei profitti come unico motivo per avviare la procedura. Profitti che per le organizzazioni sindacali sono rimasti comunque molto elevati e che poteva essere sicuramente individuata una diversa collocazione per evitare i licenziamenti.