Fondi pensioni: in positivo da gennaio
Abbiamo navigato i dati forniti da COVIP sullo stato della previdenza complementare in Italia. Seppur aggiornati a giugno 2023 i dati indicano che dopo la caduta nel 2022 (ne abbiamo scritto in questo articolo) in merito ai rendimenti dei fondi pensione, nel primo semestre del 2023 il trend è in salita. Da gennaio di quest’anno le forme di previdenza complementare stanno dando dei risultati positivi. Nel mese di giugno 2022 le risorse destinate alle prestazioni ammontavano a 214 miliardi di euro, a fine anno erano 205 miliardi e nel periodo che va da gennaio a giugno 2023, si è registrato un incremento del 3,2% per quanto riguarda i fondi chiusi. L’aumento è invece del 4,6% per quelli aperti. Per quanto riguarda i Piani individuali pensionistici (Pip) appena stipulati la crescita è del 4,8%. Gli iscritti sono aumentati del 2% arrivando a quota 9,430 milioni e così anche per le risorse destinate alle prestazioni, che segnano i 214 miliardi, 9 in più dei 205 registrati alla fine 2022.
Per i fondi negoziali, istituti da rappresentanti di lavoratori e datori di lavoro, le posizioni in più sono state 121mila rispetto alla fine dell’anno precedente, ovvero un incremento percentuale del 3,2. Il totale riferito a queste figure è di 3,928 milioni. Mentre per quanto riguarda i rendimenti il rapporto afferma che nei primi sei mesi di quest’anno nei vari comparti si registrano risultati positivi, in particolar modo il trend è positivo le gestioni con una maggiore esposizione azionaria con guadagni dal 6% al 7,6%. Crescono anche le adesioni arrivate 10,5 milioni, 2% in più rispetto alla fine dello scorso anno.
Nel periodo analizzato dal rapporto COVIP, compreso tra il 2013 e i primi sei mesi del 2023, i rendimenti medi delle varie forme di previdenza integrativa sono quasi completamente superiori al rendimento medio del Tfr che ammonta al 2,3%.
Insomma orizzonte finalmente sereno dopo l’allarme rendimenti dovuto al crollo fino al 12,4% di fine dicembre 2022.