Manovra 2024: novità in arrivo sulle pensioni
Il Consiglio dei ministri di metà ottobre sarà portato sul tavolo e all’attenzione dei rappresentanti governativi il tema pensioni e dopo le ridda di informazioni e anticipazioni, non tutte veritiere, avremo un quadro abbastanza chiaro di quello che sarà inserito all’interno nella manovra 2024. Il Documento Programmatico di Bilancio (DPB) con le principali linee di intervento della manovra che anticipa il disegno di legge di Bilancio 2024 vero e proprio sarà il secondo dell’esperienza governativa del governo di centrodestra l’attenzione è soprattutto sulle misure politicamente più delicate, come quelle sul lavoro e sulle pensioni. Sul fronte pensioni c’è il tema delicato delle coperture e la mancanza di risorse per adottare misure incisive (e costose) come vorrebbero i partiti della maggioranza (Lega per primo). viene dato per sicuro il prolungamento di un anno di Quota 103 e Ape sociale, con l’obiettivo magari dell’estensione a qualche altra categoria di lavoratori come anche la presenza di misure per garantire una copertura pensionistica maggiore ai giovani e ai contributivi puri, in forse invece l’ulteriore rafforzamento delle pensioni più basse (caro a Forza Italia).
Le priorità restano quindi l’anticipo pensionistico per alcune categorie di lavoratori piu “fragili”, con la proroga di alcune misure già in vigore
altre si indirizzano invece alla preoccupante prospettiva pensionistica dei giovani, aspetto ben noto da tempo in realtà, ma recentemente messo a fuoco da dati impietosi (leggi per approfondire Emergenza pensioni per i giovani).
Il pacchetto relativo alla previdenza dovrebbe quindi comporsi dei seguenti capitoli:
Si va invece con tutta probabilità verso la proroga anche per il 2024 delle tre misure attuali ovvero
Quota 103, per i lavoratori pubblici e privati uscita verrebbe confermata l’uscita a 62 anni con 41 di contributi (anche in cumulo tra diverse gestioni)
Opzione Donna, ricondotta alle lavoratrici “svantaggiate” sia pubbliche che private con uscita a 58-59 anni e 35 di contributi e calcolo interamente contributivo dell’assegno ma senza il requisito di presenza di figli in vigore oggi.
APE sociale, confermata con un possibile ulteriore allargamento della possibilità di un prepensionamento con assegno ponte di massimo 1500 euro a 63 anni per lavoratori disoccupati o con disabilità o caregiver
Pensioni minime: aumenti si ma più leggeri di quanto si è discusso fino ad oggi s con soglia over 75 e con la proroga di un anno per la valutazione “super” già attuata nel 2023.
Nel prossimo numero ci sarà una ampia trattazione del provvedimento che il Governo intende licenziare.