Contratti: il 46% dei lavoratori ha un contratto collettivo
Uno dei temi che si è imposto alla riflessione di tutti in questi ultimi mesi è la capacità dei contratti collettivi di coprire la maggior parte della forza lavoro attiva. Ebbene alla fine di settembre 2023, i 42 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 46,0% dei dipendenti – circa 5,7 milioni – e corrispondono al 45,2% del monte retributivo complessivo. Nel corso del terzo trimestre 2023 sono stati chiusi solo due contratti: società e consorzi autostradali e pelli e cuoio.
I contratti in attesa di rinnovo – a fine settembre 2023 – sono 31 e coinvolgono circa 6,7 milioni di dipendenti, il 54,0% del totale mentre tra settembre 2022 e settembre 2023, il tempo medio di attesa di rinnovo per i lavoratori con contratto scaduto è diminuito da 33,9 a 29,1 mesi; per il totale dei dipendenti da 17,2 è sceso a 15,7 mesi.
Nei primi nove mesi del 2023, la retribuzione oraria media è del 2,6% più elevata di quella registrata nello stesso periodo del 2022. L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie, a settembre 2023, è stabile rispetto al mese precedente e aumenta del 3,0% rispetto a settembre 2022; l’aumento tendenziale è stato del 4,5% per i dipendenti dell’industria, dell’1,6% per quelli dei servizi privati e del 3,3% per i lavoratori della pubblica amministrazione. I settori che presentano gli aumenti tendenziali più elevati sono: attività dei vigili del fuoco (+11,3%), settore metalmeccanico (+6,2%) e servizio sanitario nazionale (+5,9%); l’incremento è nullo per farmacie private e per pubblici esercizi e alberghi.
Nel mese di settembre 2023, la quota di dipendenti in attesa di rinnovo è pari al 54,0%, stabile rispetto al mese precedente. Mediamente, i mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono 29,1, in diminuzione rispetto allo stesso mese del 2022 (33,9). L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 15,7 mesi, in diminuzione rispetto a quella registrata a settembre 2022 (17,2).
Con riferimento al solo settore privato, la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è pari al 40,3%, stabile rispetto al mese precedente e in aumento rispetto a settembre 2022 (36,1%). I mesi di attesa per i dipendenti con il contratto scaduto sono 35, con una attesa media che scende a 14,1 mesi se calcolata sul totale dei dipendenti privati.