Novembre 24

Nuova quota 103: conviene a pochi

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Torna Quota 103 anche per il 2024, dopo un serrato confronto sopratutto interno alla maggioranza il Governo ha deciso di varare una nuova Quota 103 ma con alcune limitazioni che ne restringono la portata e la convenienza. Il prossimo primo gennaio avremo una nuova formula per la Quota 103 con un assegno pensionistico calcolato interamente con il sistema contributivo, con una perdita secca dell’ammontare della pensione oscillante tra il 10 e il 17 per cento, e fino ai 67 anni non si potrà incassare un importo superiore a 1.750 euro netti. La Cgil ha calcolato la decurtazione dell’assegno che si ottiene anticipando l’uscita dal lavoro con il sistema pensionistico introdotto dal governo cn un tetto massimo mensile pari a quattro volte il minimo, circa 2.250 euro lordi mensili (1.750 euro netti). Il calcolo contributivo di tutto l’importo della rendita comporterà una svalutazione del valore pensionistico di 180 euro mensili, pari al 10,2% dell’assegno complessivo. Secondo i calcoli di Cgil una lavoratrice che perfezionerà quota 103 con 41 anni di contribuzione e 62 anni di età nel prossimo anno, con una retribuzione lorda di 25.000 euro lordi, con decorrenza dell’assegno di pensione trascorsi 7 mesi dal perfezionamento del requisito, dal primo ottobre 2024, considerando che il requisito di età contributi è raggiunto a febbraio 2024 porta ad un mancato guadagno lordo su una attesa di vita media delle donne di 84,8 anni di 51.480 euro. L’ufficio Politiche previdenziali del sindacato ha poi preso in esame un lavoratore che tra scatti di carriera e progressioni stipendiali arriva a percepire una retribuzione annua di 50mila euro: la perdita mensile sale a 475,35 euro. La pensione con “quota 103” calcolata con il ricalcolo contributivo sarà di 2.273,77 euro lordi mentre con calcolo misto sarebbe stata di 2.749,12 euro lorde. Il lavoratore perfezionerà quota 103 con 41 anni di contribuzione e 62 anni di età nel 2024, sempre con decorrenza dell’assegno trascorsi 7 mesi dal perfezionamento del requisito dal primo ottobre 2024, considerando che il requisito è perfezionato a febbraio 2024. Con 13 anni nel sistema retributivo il calcolo del mancato guadagno lordo su un’attesa di vita media degli uomini di 80,5 anni (calcolando quindi 475,35 per 13 per 18anni) è di 111.231 euro. La portata di queste modifiche renderanno il meccanismo poco appetibile con una stima di non più di 11 mila uscite.

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