Novembre 24

Marco Carlomagno: per FLP occorre dare spazio alle Elevate Professionalità

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Nel suo intervento al convegno organizzato dal Cesmal sul Middle Management è intervenuto Marco Carlomagno, segretario generale FLP Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche che ha portato il suo punto di vista privilegiato sulla categoria delle elevate professionalità di cui c’è necessità assoluta del pubblico pubblico che fino a ieri formalmente non ha mai avuto una categoria di quadri

“le nostre lunghe battaglie alla fine hanno prodotto una legge votata dal Parlamento per l’inserimento nell’ambito dei contratti pubblici di quest’area delle elevate professionalità anche se il titolo è abbastanza equivoco. sembra un qualcosa che riguardi i professionisti, perché nel pubblico abbiamo in determinati settori, che i professionisti sono nell’area della dirigenza per esempio pensiamo all’INPS. All’Inail, all’ACI, dove sono storicamente abbinati nell’ambito dei professionisti dirigenti, quindi nell’area dirigenti. In tutto il settore restante del pubblico impiego non c’era una area specifica, è stata inserita per legge, come ricordato ma è stata recepita solamente su tre contratti al momento su cinque. Gli enti locali, che pure ne avrebbe bisogno, perché i dirigenti mancano ce ne sarebbe davvero bisogno di middle manager, per dividere la funzione politica dalla funzione Invece amministrativa. Non è stata proprio prevista qui una categoria specifica, quindi il contratto siglato all’ARA, mi riferisco all’ultimo contratto, non prevede un’area delle elevate professionalità negli enti locali e nelle funzioni locali, ci riferiamo al contratto 2021 ovviamente in quanto noi firmiamo sempre con grande ritardo i contratti e quello del 2224 siamo ancora in attesa di iniziare le trattative.

Per le funzioni centrali manca assolutamente la figura e non c’è non c’è una persona inserita in quella in quell’area, la famosa quarta area, e questo contribuisce al problema che ci citava prima il presidente del Cesmal, della mancata attrattività della pubblica amministrazione, una pubblica amministrazione che dovrebbe, anzi che deve rispettare i dettati dell’articolo 98 della nostra carta costituzionale che dice e recita esplicitamente che i dipendenti pubblici sono al servizio esclusivo della nazione quindi di cittadini famiglie imprese non al servizio di caste di sistemi feudali, compartimentati in silos e questo è fondamentale per offrire servizi di qualità ai cittadini e soprattutto per il paese. L’Italia, i cittadini italiani meritano una pubblica amministrazione efficiente, perché questi questi servizi li pagano, almeno una buona parte li pagano quotidianamente. Ebbene questi servizi di qualità si fanno dando personale qualificato, lavorando costantemente sul miglioramento dei servizi, diventando non solo amministrazione che soddisfa i bisogni, e già sarebbe tantissimo,  soprattutto diventando amministrazione proattiva facenso in modo ad esempio che siano applicate tutte quelle leggi che invece vengono ignorate, faccio l’esempio della disponibilità al cittadino dei dati già in possesso della pubblica amministrazione. Ogni pubblica amministrazione non deve richiedere dati già in possesso di altre pubbliche amministrazioni, invece i dati ci sono, lampubblica amministrazione ha Data Center che non sono interoperabili per cui se occorre fare una visita medica in un centro diverso da quello dove un cittadino ha effettuato orecedentemente si deve ripetere l’iter, occorre riportare le analisi, a volte fatte più volte. Abbiamo tutto un sistema di amministrazioni gelose dei propri dati anche perché questi scalzano mettiamola così tutta una serie di lobby di incrostazioni che oggi in un’Italia digitale o meglio in un mondo digitale. L’Italia sconta che ancora l’ 88% delle amministrazioni locali sono basate su processi cartacei, non digitali e  un’amministrazione che ti costringe a scaricare il modulo stamparlo firmarlo e rimandarlo indietro una volta firmato via via email o via pec accentua i disagi dei cittadini. Ecco allora questo è il problema dell’Innovazione digitale nella pubblica amministrazione, poi c’è il vento che qualcuno si illude di fermare con le mani che è quello dell’intelligenza artificiale che cambia totalmente quei paradigmi per cui ti servono sempre più funzioni voglio dire manageriali ma soprattutto di Middle Management, con specializzazioni tecniche e funzionali. Il 95% dei dirigenti un’ultima analisi teme di essere sostituito dall’intelligenza artificiale perché ovviamente un leader non serve per fare quello che si è sempre fatto, così l’intelligenza artificiale o noi la gestiamo o noi la governiamo oppure siamo inutili. I pericoli che ci sono che ci sono tanti ed è bene che quindi tutte le parti, a partire dal oltre l’Unione Europea ma anche le parti politiche, tecniche istituzionali affrontino e governino questo sviluppo mondiale, quindi occorrono regolamentazioni, occorre andare a fissare paletti basati sull’etica. Pensate che all’INPS arrivano ogni anno 6 milioni di PEC, dico sei milioni di PEC, che erano smistate da funzionari che facevano parte di una catena di montaggio di funzionari delegati solo a smistare le Pec. Ora è stato adottato un sistema per cui queste mail vengono smistate da software basati e governati dall’intelligenza artificiale, abbiamo liberato 40.000 ore di lavoro di questi funzionari che, possono essere utilizzati in altre attività. MA qeusto non basta, occorrono nuove professionalità, servono soprattutto Middle managemer, nella pubblica amministrazione dove abbiamo voluto i manager dirigenti che sanno tutto e che di fatto poi non non riescono a gestire. Ancora un esempio: i progetti europei, per essere portati avanti nelle pubbliche amministrazioni, non necessitano di laureati in economia ma qualcuno che sappia gestire la progettazione Europea. Se in un progetto occorre un ingegnere nelle infrastrutture, serve un ingegnere che sia esperto competente in bim, building information modeling, che in Italia sono meno di mille, occorrono bim manager e abbiamo meno di mille bim manager in tutta Italia ed è follia perché le infrastrutture altrimenti non si fanno se non li formiamo, non governiamo lo sviluppo. È inutile dire che ci sono ritardi nell’attuazione del PNRR se noi abbiamo assunto per il PNRR ingegneri che avevano in media 62 anni e il bim si è iniziato a studiare dopo la Direttiva Europea del 2016, assurdo, abbiamo avuto il  codice degli appalti nel 2017 e, purtroppo, nelle università italiane si è iniziato a studiare a cavallo di quegli anni e come sapete ci vogliono almeno cinque anni di studio all’università per diventare un ingegnere, poi ti occorre un master bim e poi ti occorrono 5 anni di esperienza in bim.

E allora questi ritardi si colmano dando investendo totalmente diverso non più i dirigenti che diventano per anzianità o tutto un sistema interno ma servono sono giovani formati,  stiamo parlando di strutture non stiamo parlando di innovazione digitale o di intelligenza artificiale dove mi sembra molto strano che qualcuno che abbia studiato informatica e ha 60 anni, possa capirne qualcosa noi abbiamo a capo di progetti di innovazione digitale persone anziane, dirigenti messi a capo di funzioni o progetti di intelligenza artificiale e magari sanno aprire giusto un foglio di Word o di Excel.Secondo uno studio di Ambrosetti se noi applicassimo l’intelligenza artificiale in tutto il settore produttivo italiano quindi pubblico privato terziario ed altro, potremmo avere un incremento di 312 miliardi nell’ambito del PIL quindi vuol dire il 18,2% di PIL aumentato a parità per capirci di ore lavorate e a parità di prodotto, quindi di produttività. Si stima la riduzione di 5 miliardi e 700 milioni di ore di lavoro liberate per altre attività, un po’ quello che è avvenuto all’INPS nella nuova gestione delle PEC. Allora è chiaro che la crescita di qualità nelle pubbliche amministrazioni si basa soprattutto sulla digitalizzazione, mentre sento che abbiamo ancora professionisti della tradizione dire e ripetere che la soluzione è la riduzione del del lavoro settimanale, portandolo a quattro giorni. Forse voi non sapete quanto ci costa dover inserire le fatture e scriverle a mano perché nella PA ci sono persone che utilizzano i fogli di calcolo per scriverci a mano perché ovviamente sono stati formati a scriverle sul brogliaccio. E guardate che non credo sia un problema solo della PA, Microsoft sostiene che meno del 11% in Italia sanno utilizzare le potenzialità di Microsoft, che utilizzano Word come fosse una macchina da scrivere. Dobbiamo capire che un diverso modo di gestire la tecnologia per aumentare le performance della pubblica amministratore è indispensabile, e lo sviluppo tecnologico e digitale va governato oppure il lavoratore utilizzerà autonomamente e in maniera non coordinata la sua formazione personale non per aumentare la produttività, visto che non gli viene riconosciuto né un vantaggio economico né benefici di carriera,  ma in maniera banale come fanno gli studenti, che usano chat GPT per fare una traduzione la versione ma facendolo non hai imparato qualcosa, hai ottenuto un risultato e basta. È il momento di cambiare l’intelligenza artificiale  impone un ripensamento anche dei modelli organizzativi e, ribadisco, il Middle Management è fondamentale; nel privato dove ha bisogno di una migliore razionalizzazione e una migliore valorizzazione ma è assolutamente necessario e indispensabile nel settore pubblico dove la qualità dei servizi forniti, nei confronti dei nostri cittadini, non può essere più ulteriormente ritardata.”

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