Novembre 24

Unilever: annunciati 3200 licenziamenti in Europa

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Unilever si appresta a tagliare nei suoi stabilimenti ed uffici in Europa fino a 3.200 posti di lavoro. Lo ha pubblicato l’agenzia di stampa Efa News ripresa in Italia da QUI finanza. Unilever per quanto riguarda le sue basi in Europa dichiara che “Nelle prossime settimane inizieremo il processo di consultazione con i dipendenti che potrebbero essere interessati dai cambiamenti proposti”, secondo quanto scritto dall’agenzia. La quantificazione dei tagli da mettere in atto in Europa viene attribuita a una riunione fra una responsabile delle risorse umane e gli analisti. Il licenziamento di 7.500 dipendenti a livello globale è stato annunciato a marzo scorso. L’azienda punta a tagliare i costi per un totale di 800 milioni di euro, pari a circa 873 milioni di dollari, da qui al 2027. La ristrutturazione aziendale è iniziata a marzo con lo scorporo delle attività dei gelati. Unilever è proprietaria di 5 dei 10 marchi di gelato più venduti al mondo, tra cui Walls (che include il Cornetto), Magnum, Ben&Jerry e Grom. In Italia Unilever ha 5 stabilimenti: Caivano (Napoli); Pozzilli (Isernia); Sanguinetto (Verona); Casalpusterlengo (Lodi); Mappano (Torino). In totale, le realtà Unilever italiane danno lavoro a 3.500 dipendenti. Al momento non c’è alcuna informazione in merito a eventuali tagli che potrebbero interessare anche il Bel Paese.
Secondo una rivelazione del Financial Times, che cita un videomessaggio interno, a essere maggiormente colpiti saranno gli uffici di Londra e Rotterdam. Ma occorrerà attendere ancora settimane o mesi per sapere se i licenziamenti interesseranno anche il nostro territorio nazionale.
Con lo scorporo, si è deciso di rendere la divisione gelati più indipendente. Si tratterà di un’azienda leader nel settore su scala globale. Queste le parole pronunciate a suo tempo da Ian Meakins, presidente di Unilever: “Il Consiglio intende trasformare la società in un’azienda a maggiore crescita e con margini più elevati. Ciò fornirà risultati coerenti a tutti gli stakeholder”.
Con la sezione gelati che diventa azienda autonoma potrebbero arrivare anche dei ritocchi ai prezzi di prodotti di punta, come il Cornetto e il Magnum. Ma occorrerà attendere la fine del 2025 per vedere come evolveranno le scelte aziendali.
Su tutta questa ridda di voci resta il conto economico di Unilever che è saldamente in positivo con un primo trimestre che si è chiuso con vendite cresciute del +4,4% e fatturato in salita del +1,4% a quota 15 miliardi di euro.

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