Se l’Italia fa marcia indietro sullo smart working
Le aziende, soprattutto di servizi avanzati come le it & tech hanno subito introdotto la modalità da remoto durante la pandemia, ora dopo quattro anni quasi tutte stanno tornando al lavoro in presenza, alcune per qualche giorno a settimana, altre continuativamente. Amazon è la prima ad eliminare completamente lo smart working.
Amazon ha preso la decisione di tornare in ufficio come eravamo prima dell’inizio del COVID segue la scelta di molte aziende di puntare sullo stare insieme in ufficio. In particolare è sicuramente vero che è più facile per i giovani imparare, modellare, praticare e rafforzare la cultura aziendale. Anche i processi di collaborazione, fare brainstorming, imparare gli uni dagli altri è più fluido in presenza ed i team tendono a essere meglio connessi tra loro. Non mancano pareri contrari come quelli Prithwiraj Choudhury, professore alla Harvard Business School, esperto di lavoro che ha spiegato come scelte come quelle di Amazon hanno delle conseguenze fissate nelle sue ricerche che hanno dimostrato che quando le aziende annullano le politiche di lavoro flessibile, spesso perdono i migliori performer, i lavoratori eterogenei e i candidati e che purtroppo spesso è anche un modo per le aziende di ridurre il numero di dipendenti senza licenziamenti.
A noi che scriviamo di lavoro e che raccontiamo in questi anni come stia cambiando il lavoro nell’era digitale sembra un passo indietro nel tempo, una leadership regressiva ed in un mondo ibrido la vera sfida è capire l’ibrido non ostacolarlo. Ad esempio si potrebbe concedere ai manager di fare in modo che siano i team a decidere con quale frequenza, quando e dove incontrarsi.
L’analisi sul lungo termine si concentra sulla sostenibilità del ritorno in presenza, con molte aziende che adottano un approccio ibrido per bilanciare le esigenze operative con la crescente domanda di flessibilità da parte dei lavoratori. Uno studio del Politecnico di Milano suggerisce che la chiave per il successo di questi modelli sarà nella loro flessibilità adattiva, in cui le organizzazioni devono essere pronte a rivedere continuamente le modalità di lavoro per rispondere alle mutevoli esigenze.
E allora il tema del ritorno al lavoro in presenza nelle aziende, dopo la diffusione dello smart working durante la pandemia di COVID-19, sicuramente supererà le discussioni accademiche e aziendali e troverà un suo equilibrio azienda per azienda, comparto per comparto, ridefinendo il lavoro secondo le continue e mutate necessità.
Antonio Votino direttore responsabile Infoquadri