Ottobre 24

Settore odontoiatrico: primo CCNL, welfare aziendale e maggiori tutele per lavoratori e pazienti

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La CIU-Unionquadri ha depositato a fine luglio al CNEL il Contratto Collettivo Nazionale per gli Studi Professionali degli Odontoiatri Medici Dentisti e Strutture Sanitarie Odontoiatriche.
Il contratto è stato firmato dalle principali associazioni datoriali e sindacali competenti, oltre alla CIU: l’Associazione Italiana Odontoiatri (A.I.O); UN.A.PR.I; Sindacato CLAS e FIRAS-SPP.

Il nuovo CCNL è stato presentato in occasione del Congresso Nazionale del Cenacolo Odontostomatologico Centro Italia (COCI), tenutosi a Fiuggi dal 13 al 14 settembre scorso. Il contratto prevede l’introduzione del welfare aziendale già a partire dalla contrattazione di primo livello – ovvero la contrattazione a livello nazionale –; il solo altro caso in Italia è quello del CCNL Metalmeccanici. Questo Contratto prevede anche il miglioramento delle condizioni retributive, in primis grazie all’introduzione della 14esima mensilità, e punta sulla formazione professionale come doppia garanzia per pazienti e lavoratori.

Un CCNL unico che si rivolge a tutte le figure professionali che operano all’interno degli studi odontoiatrici, rivoluzionando così la cornice di riferimento per la gestione dei rapporti di lavoro nel settore. La sua applicazione riguarderà, infatti, oltre 300 mila lavoratori, occupati in circa 60 mila studi professionali.
Inoltre, pur rivolgendosi a un panorama ampio di figure professionali, il CCNL disciplina anche, in maniera specifica rispetto ad altri contratti, la figura dell’ASO – Assistente di Studio Odontoiatrico, regolamentandone anche l’apprendistato.

Come dichiarato da Gabriella Ancora, Presidente CIU-Unionquadri: “La CIU-Unionquadri, insieme alle altre organizzazioni firmatarie, ha lavorato attentamente a questo progetto con il grande obiettivo di supportare il settore odontoiatrico in un percorso di crescita. In quest’ottica, ad esempio, abbiamo inserito la formazione all’interno del CCNL per garantire ai pazienti il massimo della professionalità e, allo stesso tempo, ridurre gli incidenti e gli infortuni. Una decisione presa anche sulla base del lavoro che portiamo avanti al CNEL, e in modo particolare nel Gruppo di lavoro sulla salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro”.

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