2025: per i Quadri è l’anno della logistica, commercio e turismo
Che anno sarà il 2025 per il lavoro? Molta prudenza nelle assunzioni, riqualificazione dei senior, caccia ai talenti. Fin qui sembrerebbero poche le novità. Invece per gli esperti del settore ci sono molti segnali di novità. Da tempo l’industria italiana sta riducendo le richieste di tipo tradizionale è in corso un calo delle ricerche in tutto il comparto automotive, nel settore della meccanica tradizionale mentre cresce la logistica, soprattutto quella che è impattata dalle attività dell’e-commerce, non a caso uno tra i profili più ricercati è il magazziniere.
Cresce anche la richiesta nel settore GDO di esperti in logistica soprattutto evoluta, figure che siano capaci di coordinare team interoperativi tra magazzini virtuali e fisici con l’assunzione di molti Quadri in un settore che sta diventando nevralgico . Cresce anche la ricerca di middle manager nell’HORECA, dopo il forte calo del periodo pandemico, c’è oggi una forte richiesta di specialisti e coordinatori di team con forte valenza motivazionale e di competenza trasversale, con focus soprattutto sulla ristorazione. Nel commercio crescono le richieste di skills specialistici sull’intelligenza artificiale ma anche sulla web security per esempio, con la nascita di profili nuovi che fino a anni fa non esistevano. Nei settori amministrativi e controllo sono richiesti Quadri con competenze nella sostenibilità e nelle certificazioni, che per il settore commercio scarseggiano e molti retail guardano all’ESG con sempre maggiore interesse, anche se è un tema trasversale.
Le agenzie del lavoro, hanno sempre un loro ruolo di anticipatore dei fabbisogni del mercato, oggi sono orientate a seguire questi trend e di aiuto è il report “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2024-2028)”, del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro. Il report mostra che nel 2025 verranno creati fino a 770mila posti di lavoro, in gran parte (due terzi) saranno generati dal turn over, quindi dalla sostituzione di chi esce, il resto da nuove opportunità. I servizi continuano a crescere ma da alcuni anni anche l’agricoltura richiede nuove competenze e si iniziano a richiedere nel settore competenze per middle manager in considerazione del supporto al cambio generazionale e delle nuove sfide del comparto. Continua a trainare anche il Made in Italy, sia nei settori tradizionali che in quelli innovativi, sotto la spinta di una nuova fase dell’artigianalità, supportata dall’ecommerce, anche se purtroppo ancora scarsamente interessante per i Quadri direttivi.