Gennaio 25

Legge di Bilancio 2025: novità per il Lavoro

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Giorgetti

Approvate definitivamente le nuove regole del Collegato Lavoro, sottoforma di legge che è parte della Legge Finanziaria. L’insieme normativo regola le misure economiche per quest’anno sia per la determinazione del regime di tassazione dei lavoratori dipendenti, di cui scriviamo in questo articolo, riorganizzando le detrazioni, rivedendo le tasse sulle auto aziendali e introducendo esenzioni per chi guadagna fino a 40.000 euro all’anno.
Invece il collegato Lavoro introduce novità in più campi: dalle dimissioni automatiche in caso di assenza prolungata, alla durata massima del periodo di prova, passando per la sicurezza sul lavoro, le tipologie di contratti e il sostegno al reddito.
Partiamo dalla rilevante decisione in merito alla sicurezza del lavoro di eliminare l’obbligo del tesserino di riconoscimento nei cantieri edili in quanto già previsto per tutti i lavori in appalto e subappalto. Per lavorare in locali chiusi sotterranei o semi-sotterranei non a contatto con sostanze nocive, i datori di lavoro devono comunicare all’Ispettorato Nazionale del Lavoro il rispetto delle norme e possono utilizzare i locali per i 30 giorni successivi.
Di rilievo anche la modifica delle dimissioni automatiche, un lavoratore se si assenta ingiustificatamente per un periodo superiore a quello previsto dal contratto collettivo o, in mancanza di indicazioni, per più di 15 giorni, il suo rapporto di lavoro si considera risolto per sua volontà. Il lavoratore può dimostrare di non aver potuto comunicare l’assenza per cause di forza maggiore o per colpa del datore di lavoro. In caso di dimissioni automatiche, con la nuova norma, il datore di lavoro non deve pagare il contributo NASpI (l’indennità di disoccupazione) e può trattenere dallo stipendio l’indennità di mancato preavviso mentre il lavoratore non ha diritto alla NASpI.
Nuovi criteri per la stagionalità
I contratti stagionali possono essere utilizzati anche per attività che hanno picchi di lavoro in determinati periodi dell’anno o per esigenze legate ai cicli produttivi o ai mercati e questa nuova definizione di stagionalità va oltre i tradizionali lavori legati alle stagioni e offre alle aziende maggiore flessibilità.
In tema di lavoro agile le aziende devono comunicare l’inizio, la modifica o la fine del lavoro agile entro cinque giorni dall’evento. Cambia anche l’apprendistato, infatti il lavoratore in apprendistato dopo aver ottenuto la qualifica o il diploma professionale, il contratto di apprendistato può essere trasformato in apprendistato professionalizzante oppure in apprendistato di alta formazione e di ricerca od in apprendistato per la formazione professionale regionale.
Rilevante per il contenuto innovativo è anche l’introduzione del contratto misto che permette di lavorare sia come dipendente che come libero professionista con lo stesso datore di lavoro. Il lavoratore può accedere al regime forfettario per il reddito da lavoro autonomo, pagando solo il 15% di tasse. Vengono normati due tipi di contratto misto: per professionisti iscritti ad albi e aziende con più di 250 dipendenti: è richiesto un contratto di lavoro dipendente part-time tra il 40% e il 50% dell’orario pieno; per professionisti non iscritti ad albi: è richiesto un accordo aziendale specifico. Il contratto misto dovrà essere certificato da un ente preposto per evitare la sovrapposizione tra lavoro dipendente e autonomo.
Infine sono ridefiniti i tempi per i pagamenti a rate dei debiti contributivi, da 24 a 60 mesi per debiti con INPS e INAIL. La rateizzazione è possibile solo se il datore di lavoro è in regola con i pagamenti. Il Ministro del Lavoro definirà le modalità di rateizzazione con un decreto da emanare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge.

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