Novembre 24

Lavoro e occupazione: segnali positivi dall’ISTAT, ecco i dati

Nel secondo trimestre 2021 la crescita dei dipendenti si osserva in termini sia di occupati (+1,7%,
Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro) sia di posizioni lavorative del settore privato extra-agricolo
(+0,6%, Istat, Rilevazione Oros). Per queste ultime l’aumento è il risultato di una crescita che è lieve
nell’industria in senso stretto (+0,3%, +11 mila posizioni), leggermente più significativa nei servizi
(+0,5%, +42 mila posizioni) e più marcata nelle costruzioni (+3,2%, +30 mila posizioni).
I dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali tratti dalle Comunicazioni obbligatorie
rielaborate evidenziano un’ulteriore e più intensa crescita congiunturale delle posizioni
lavorative dipendenti (+153 mila negli ultimi tre mesi; era +63 mila nel primo trimestre 2021),
sintesi di un rallentamento dell’aumento di quelle a tempo indeterminato (+42 mila; era +135 mila
nello scorso trimestre) e della ripresa delle posizioni a tempo determinato (+111 mila; era -71 mila
lo scorso trimestre; Tavola 2). Nel secondo trimestre 2021 le attivazioni di rapporti di lavoro alle
dipendenze sono state 2 milioni 163 mila (+3,5% in tre mesi) e le cessazioni 2 milioni 10 mila (-0,9)%.
In termini tendenziali, l’occupazione dipendente è in aumento in termini sia di occupati
(+3,1%) sia di posizioni lavorative dei settori dell’industria e dei servizi (+3,6%). I dati delle comunicazioni obbligatorie, che includono tutti i settori di attività economica, mostrano una crescita delle posizioni lavorative (+754 mila rispetto al secondo trimestre del 2020), concentrato nelle costruzioni e nei servizi (in particolare
nei comparti dell’istruzione e dei servizi alle famiglie); anche i dati dell’Inps-Uniemens, che hanno un
diverso perimetro di osservazione 2 , registrano una sostenuta crescita delle posizioni lavorative (+677
mila in una anno.
E’ importante segnalare che anche la richiesta di forza lavoro è in crescita da parte delle imprese, l’input di lavoro, misurato in termini di Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno), aumenta sia su base trimestrale (+3,2% rispetto al I trimestre 2021) sia su base annua (+18,3% rispetto al II trimestre 2020); lo stesso andamento si osserva per il Pil, in aumento rispettivamente di +2,7% e +17,3%.
Su base annua, per l’occupazione a tempo indeterminato prosegue la crescita, seppur in lieve rallentamento (+361 mila in un anno; era +384 mila nel primo trimestre 2021) sia in quelli dell’Uniemens (+181 mila e +205 mila, rispettivamente). La dinamica delle posizioni a tempo determinato torna positiva (+394 mila; era -31 mila nel primo
trimestre 2021 (+496 mila unità; era -13 mila lo scorso trimestre) compreso anche il lavoro in somministrazione e intermittente.