Novembre 24

Pubblica amministrazione e lavoro agile: arriva la nuova bozza di regole da applicare

I lavoratori della pubblica amministrazione interessati al lavoro agile dovranno fare un accordo scritto che preveda la durata dell’accordo, le modalità di svolgimento della prestazione fuori dalla sede abituale “con indicazione delle giornate di lavoro da svolgere in sede e di quelle da svolgere a distanza”. Lo si legge nella bozza dell’Aran ai sindacati secondo la quale dovranno essere indicate nell’accordo anche le modalità di recesso, le fasce di operabilità, di contestabilità e di inoperabilità, i tempi di riposo e le modalità di esercizio del potere di controllo del datore di lavoro. Le indicazioni di massima raccolte da INFOQUADRI indicano nel 2022 nuove disposizioni che prevedono che ogni ufficio si doti di un piano per organizzare i lavoratori che svolgeranno i propri compiti da casa, fermo restando un tetto massimo che dovrebbe essere del 15% della forza lavoro. La soglia dei lavoratori che usufruiscono del lavoro agile è, ad oggi, in media, della metà della forza lavoro. Nel documento di bozza, è previsto un accordo individuale tramite il quale concordare durata, giornate di lavoro da remoto e il luogo dal quale si svolgeranno i propri compiti, che non potrà essere diverso dal territorio italiano.
Tre le fasce in cui sarà diviso il lavoro: operatività, contattabilità e inoperabilità. Durante l’inoperabilità, il lavoratore avrà diritto alla disconnessione completa. Saranno previste agevolazioni per i genitori con figli di età inferiore ai 3 anni o disabili e non riguarda invece i dipendenti della Pa che fanno uso di strumentazioni non remotizzabili oppure in turno.