Novembre 24

Quadri P.A.: dal nuovo contratto collettivo OK alle alte professionalità

La Preintesa di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della Pubblica Amministrazione firmata il 21 dicembre 2021, riguardante il Comparto delle Funzioni centrali, introduce, tra le diverse novità, un sistema di classificazione del personale innovativo per le pubbliche amministrazioni. Il nuovo modello unifica la visione oggi molto diversa dei modelli presenti negli ex comparti Ministeri, Agenzie fiscali, EPNE, CNEL.

A distanza di più di un quarto di secolo dalla marcia dei 40.000 che sancì nel mondo privato la nascita dei Quadri direttivi, la categoria dei Quadri (che nella pubblica amministrazione si dovrebbero chiamare “intermedi”) è arrivata, di fatto, anche nel pubblico. Il Ministro Renato Brunetta ha imposto da subito a tutti i livelli il suo pensiero, da tempo espresso, di ridare professionalità e meritocrazia al comparto pubblico, per contribuire a cambiare il Paese e sostenere l’azione di governo e delle pubbliche amministrazioni nella fase cruciale della messa a terra del PNRR. Per fare ciò si prevede di creare e normare un modello di classificazione del personale, anticipato nell’accordo del dicembre 2021, che dovrebbe consentire l’inserimento, lo sviluppo e la formazione professionale del personale delle pubbliche amministrazioni centrali, con elevate caratteristiche tecniche e di leadership organizzativa, con l’intento di valorizzare i più meritevoli e incoraggiare percorsi di crescita che attirino anche eccellenze dal mondo privato. Il Preaccordo definisce alle quattro aree di classificazione, le tradizionali tre aree più una quarta area denominata “area delle elevate professionalità” nella quale potrà essere inquadrato personale di livello e preparazione ragguardevole, nonché rappresentare un futuro sbocco professionale per i migliori funzionari già presenti nell’amministrazione ed in più la possibilità di valutazione su base esclusivamente meritocratica al passaggio all’area superiore tramite procedura valutativa, in sostituzione del concorso.

Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ANSA/ETTORRE

Il cambiamento è notevole, non solo per la riclassificazione, con l’eliminazione delle nomenclature precedenti e l’introduzione di lettere ma anche per la chiara indicazione professionale degli ambiti. Secondo questa classificazione la prima area, la base, ricomprende tutti gli operatori con mansioni semplici, bassa scolarizzazione, minime funzioni e solo operative. La seconda area sarà quella degli attuali assistenti, dove sarà previsto un livello di mansioni di media difficoltà ed una scolarità corrispondente al livello di scuola superiore. La terza area sarà appannaggio dei funzionari con compiti direttivi e professionalità superiore, autonomia funzionale nell’ambito dell’attività delegata e al cui ingresso in amministrazione dovrà corrispondere una laurea breve. La quarta area, quella che rappresenta la novità che interessa i Quadri è la nuova quarta area, prevista per includere tutte le professionalità più elevate ma non dirigenziali.