Novembre 24

BiennaleArte 2022: contemporaneità a prospettive future

Lo scorso sabato, 23 aprile 2022, la Curatrice della 59. Esposizione Internazionale d’Arte, Cecilia Alemani, nominata Direttrice del Settore Arti Visive e con già all’attivo numerose mostre su artisti contemporanei, responsabile e capo curatore di High Line Art, programma di arte pubblica della High Line, il parco urbano sopraelevato di New York, nonché già curatrice del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2017, ha inaugurato la BiennaleArte 2022, che si svolgerà dal 23 aprile al 27 novembre 2022 (pre-apertura 20, 21, 22 aprile) ai Giardini, all’Arsenale e in vari luoghi di Venezia.

La 59. Esposizione Internazionale d’Arte si intitola “Il latte dei sogni/The Milk of Dreams”: la Mostra prende il nome da un libro di Leonora Carrington in cui, come spiega Cecilia Alemani, «l’artista surrealista descrive un mondo magico nel quale la vita è costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé. La Mostra propone un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell’umano»

Contemporaneamente all’inaugurazione si è svolta a Ca’ Giustinian la cerimonia di premiazione, i Leoni e le Menzioni sono stati assegnati dalla giuria selezionata dalla curatrice Cecilia Alemani, composta da Adrienne Edwards (presidente, direttrice degli affari curatoriali al Whitney Museum of American Art e co-curatrice della Whitney Biennial 2022), Lorenzo Giusti (direttore della GAMeC di Bergamo), Julieta González (direttrice artistica dell’Instituto Inhotim in Brasile), Bonaventure Soh Bejeng Ndikung (fondatore e direttore artistico di SAVVY Contemporary a Berlino) e Susanne Pfeffer (direttrice del MUSEUM MMK FÜR MODERNE KUNST di Francoforte).
I premi della Giuria internazionale sono stati così assegnati e con le successive motivazioni:

Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale:
GRAN BRETAGNA
Sonia Boyce: Feeling Her Way
Commissario: Emma Dexter, British Council;
Curatore: Emma Ridgway; Espositore: Sonia Boyce
Sede: Giardini
Consegnato dal ministro della Cultura Dario Franceschini, il Leone d’Oro per la Migliore Partecipazione Nazionale va alla Gran Bretagna che propone con le opere di Sonia Boyce, un’altra lettura delle storie attraverso il suono. Lavorando in collaborazione con altre donne nere, svela una moltitudine di storie rimaste inascoltate..Una commossa Boyce ha ricordato la genesi del progetto, ringraziando le donne dietro l’opera.
Due menzioni speciali attribuite alle Partecipazioni Nazionali:
FRANCIA
Les rêves n’ont pas de titre / Dreams have no titles
Commissario: Institut Francais with the Ministry for Europe and Foreign Affairs and Ministry of Culture
Curatori: Yasmina Reggad, Sam Bardaouil e Till Fellrath
Espositore: Zineb Sedira
Sede: Giardini
Come riconoscimento e gratitudine per lo scambio di idee e la solidarietà, che con il lavoro di Zineb Sedira e il team del padiglione mostra nuovi scenari di rivendicazione identitaria e cooperazione. “Nel mio padiglione c’è una pista da ballo, balliamo fino alla fine dei tempi”, ha detto l’artista ritirando il premio con il suo gruppo.
UGANDA* (*nuova partecipazione)
RADIANCE: They dream In Time
Commissario: Naumo Juliana Akoryo
Curatore: Shaheen Merali
Espositori: Acaye Kerunen and Collin Sekajugo
Sede: Palazzo Palumbo Fossati San Marco 2597
Come riconoscimento della loro visione, ambizione e impegno al servizio degli artisti che lavorano nel loro paese, perché i due artisti che lo rappresentano – Acaye Kerunen (che ha cantato nel ritirare il premio) e Collin Sekajugo, utilizzando materiali scultorei rivestiti di rafia, hanno messo la sostenibilità e la comunità al centro delle loro pratiche artistiche. “La speranza”, dicono, “è quella che questo premio abbia un forte e duraturo impatto sulla comunità artistica ugandese, che esiste e prospera”.

Leone d’Oro per il miglior partecipante alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni a:
Simone Leigh
(1967, Chicago, USA. Vive a New York City, USA)
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha consegnato il Leone d’Oro all’artista afroamericana Simone Leigh, già rappresentante del Padiglione USA, che con la sua monumentale scultura, rigorosamente ricercata, realizzata con virtuosismo, potentemente suggestiva, “ha fornito un’entrata vincente alla Biennale all’Arsenale, anticipando tutto il percorso della mostra internazionale” nei temi e nelle intenzioni, oltre all’impressionante contributo del corpus di opere presentato al padiglione nazionale.

Leone d’Argento per un promettente giovane partecipante alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni a:
Ali Cherri
(1976, Beirut, Libano. Vive a Parigi, Francia)
Il vicesindaco veneziano Andrea Tomaello ha consegnato il Leone d’Argento all’artista libanese Ali Cherri che ha presentato “un progetto interdisciplinare e una meditazione su suolo, acqua e fuoco da un punto di vista costruttivo e mitico, aprendosi ad altre narrative che si separano dal progresso della logica e della ragione“, una prospettiva della dimensione mitologica che rispecchia la mostra stessa Il latte dei sogni nel suo aprirsi ad altre narrazioni. L’artista, commosso, ha rivolto un pensiero ai lavoratori del Nord Sudan che gli hanno dato generosità incondizionata e agli artisti di Beirut. Le sue sculture Titans e il suo video Of Men and Gods and Mud esplorano il ruolo fondamentale del fango nella costruzione della civiltà.

La Giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali ai partecipanti:
Lynn Hershman Leeson
(1941, Cleveland, USA. Vive a San Francisco, USA)
Per aver indicizzato le questioni cibernetiche che attraversano le mostre in modo illuminante e potente, in un atteggiamento che risale anche a momenti visionari della sua stessa pratica che prevedeva l’influenza della tecnologia nella nostra vita quotidiana.
e
Shuvinai Ashoona
(1961, Kinngait. Vive a Kinngait, Nunavut)
Perché rivela nei suoi disegni e dipinti la profondità delle cosmogonie indigene Inuk. Un’esistenza in cui le specie sono interdipendenti l’una dall’altra, senza la mediazione della colonialità del potere della specie umana. Riconoscendo le violenze dell’impresa coloniale, Ashoona, nel suo lavoro propone la possibilità di sfuggire a una via senza uscita ascoltando con attenzione e profondità la saggezza degli indigeni, con accenni a forze spirituali e fantasmatiche con umani e animali che convivono e si fondono.

Il Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Roberto Cicutto, ha attribuito inoltre, su proposta della Curatrice Cecilia Alemani, due Leoni d’Oro alla carriera all’artista tedesca Katharina Fritsch e all’artista cilena Cecilia Vicuña:
“Il contributo di Fritsch nel campo dell’arte contemporanea e, in particolare, in quello della scultura non ha paragoni“, ha detto Alemani in conferenza stampa, che ha sottolineato come il suo lavoro si distingua per opere figurative iperrealistiche e fantastiche e ha ricordato la partecipazione dell’artista a diverse edizioni della Biennale, inclusa questa, dove è proprio la sua grande scultura Elephant del 1987 ad aprire Il latte dei sogni ai Giardini.
Vicuña, di cui Alemani ha ricordato il lavoro di artista, poetessa e attivista per i diritti delle popolazioni indigene delle Americhe, “per decenni ha lavorato in disparte, con precisione, umiltà e ostinazione, anticipando molti dibattiti recenti sull’ecologia e il femminismo e immaginando nuove mitologie personali e collettive“. La mostra internazionale include una serie di suoi dipinti e l’assemblage NAUfraga, ispirata alla precarietà della laguna e composta da funi e detriti rinvenuti a Venezia.

ORARI E SEDI Biennale Arte 2022
23 aprile > 27 novembre 2022

Giardini / Arsenale / Forte Marghera
dal 23 aprile al 25 settembre, ore 11 – 19
dal 27 settembre al 27 novembre, ore 10 – 18
solo sede Arsenale, fino al 25 settembre: venerdì e sabato apertura prolungata fino alle ore 20 (ultimo ingresso: 19.45)
Chiuso il lunedì (tranne i lunedì 25 aprile, 30 maggio, 27 giugno, 25 luglio, 15 agosto, 5 settembre, 19 settembre, 31 ottobre, 21 novembre)