Novembre 24

Gruppo Dema: aggiornamento su procedura pre-concordato

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Aggiornamento sulla crisi gruppo DEMA. In un recente incontro al Ministero del Made in Italy presso la struttura Crisi d’Impresa si è fatto il punto sulle interlocuzioni con tutti i soggetti che hanno manifestato possibile interesse a investire in attività del gruppo DEMA, individuati anche grazie al supporto dell’advisor KPMG.
La società DEMA tramite i suoi rappresentanti ha precisato che, senza precludere altre relazioni in essere, ai fini della predisposizione del piano concordatario si è deciso di prendere in considerazione la proposta non vincolante per tutti gli attivi e i rapporti di lavoro formulata da un gruppo, il cui nome è ancora riservato, relativamente alla società DAR di Brindisi. La proposta non vincolante e la lettera d’intenti sono state depositate unitamente al piano concordatario. Da quanto è stato riferito in riunione il piano così strutturato prevede un percorso di risanamento concreto, con sinergie industriali e commerciali tra imprese dello stesso settore e soluzioni reali per il salvataggio del perimetro occupazionale, è prevista continuità nei rapporti con i clienti Leonardo e Airbus, in relazione ai quali sarà fondamentale la puntualità delle consegne, e che l’attuale socio continuerà il proprio sostegno a favore del gruppo DEMA per consentire l’omologazione del concordato.
Avviato un percorso con Invitalia per valutare condizioni e termini di un intervento attraverso il Fondo di Salvaguardia finalizzato a sostenere il rilancio delle attività in argomento. Tutto quanto fatto precede l’udienza del Tribunale di Napoli in occasione della quale sono attese richieste di integrazioni e chiarimenti rispetto a piano e documenti già in atti.
Il Responsabile risorse umane del gruppo DEMA, ha dichiarato che gli stipendi sono stati interamente corrisposti, che per i lavoratori non richiamati si tratta di utilizzo di ferie dell’anno 2022 e che sarà necessario un ricorso ulteriore ad ammortizzatori sociali. Su quest’ultimo tema, ha precisato che sono in corso specifiche interlocuzioni con la Regione Campania per il sito della CAM di Paolisi al fine di trovare una misura di sostegno sino al quinquennio mobile e che, per tutti gli stabilimenti, si intende valutare il ricorso al contratto di solidarietà.
Le Organizzazioni Sindacali hanno preso atto di quanto dichiarato dai vertici aziendali, ritenendo che il possibile intervento degli investitori interessati deve essere preceduto dalla valutazione della solidità finanziaria dell’impegno e dalla predisposizione e condivisione di un piano industriale di rilancio che preveda continuità produttiva e salvaguardia occupazionale. Hanno posto l’attenzione sullo stabilimento di Paolisi, i cui dipendenti sono privi di misure di sostegno. Hanno chiesto maggiore chiarezza sugli impegni dell’attuale socio e sugli investimenti che dovranno essere effettuati dai nuovi investitori ed eventualmente da Invitalia attraverso il Fondo di Salvaguardia. Hanno sottolineato che l’obiettivo deve essere la salvaguardia dell’intero perimetro occupazionale, senza che ulteriori costi della crisi possano essere subiti dai lavoratori.
La Regione Campania, la Regione Puglia e il Comune di Brindisi hanno considerato il piano attuale solo una prima risposta, che deve essere declinata per garantire che le qualità delle produzioni industriali DEMA non siano disperse. Hanno pertanto richiesto un approfondimento in tempi brevi del piano industriale, che possa precisare anche la distribuzione degli impegni tra l’attuale socio e i nuovi investitori. Hanno confermato che, nell’ambito delle rispettive competenze, sono disponibili a valutare ogni soluzione finalizzata alla salvaguardia occupazionale e del patrimonio industriale coinvolto. Per la Regione Campania, Gennaro Caiazzo ha segnalato la necessità di valutare se il tema degli ammortizzatori sociali, per il dimensionamento territoriale, debba essere gestito a livello nazionale dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La struttura di crisi del Ministero ha informato che sono già in corso passaggi con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per le istanze delle Organizzazioni Sindacali sul tema degli ammortizzatori sociali. Ha quindi chiesto di avviare rapidamente interlocuzioni con i due investitori, anche con il coinvolgimento delle Istituzioni territoriali e delle parti sociali, per approfondire i dettagli dei piani di rilancio delle attività di rispettivo interesse. Il Ministero ha confermato la disponibilità nel sostenere, per quanto di competenza, un percorso di tutela del patrimonio produttivo e del perimetro occupazionale del gruppo DEMA nei territori interessati dalla vertenza.

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