Novembre 24

Pensione e ultimi anni di lavoro: chi può richiedere la riduzione oraria

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Su richiesta di molti nostri lettori che ci hanno scritto sul tema affrontiamo in questo articolo cosa è previsto dal nostro sistema normativo per l’accesso alla pensione collegato al ricambio generazionale. Si tratta di analizzare i contratti di espansione che ad oggi sono previsti fino al 2025. I contratti di espansione si affiancano ai programmi di uscita anticipata o pacchetti di incentivi finanziari per incoraggiare i dipendenti anziani a ritirarsi. Questi programmi possono includere vantaggi come bonus monetari, assistenza sanitaria supplementare o pensioni anticipate più favorevoli. Si tratta di contratti coperti da un notevole investimento che consente l’accesso allo scivolo pensionistico per il 2024 sono di 499,6 milioni di euro e di 541,4 milioni di euro per il 2025, con un vincolo di 374,5 milioni di euro per l’anno 2026. Come spiega l’Inps nella circolare n. 88 del 25 luglio 2022, possono accedere allo scivolo pensione tutti i dipendenti del settore privato che abbiano stipulato contratti di espansione. Questa possibilità prevede che possa essere concesso a partire dai 62 anni di età per attivare lo scivolo.
Da due anni possono, però, accedere agli scivoli pensionistici anche le aziende con meno di 250 dipendenti e con più di 49. Limite di organico aziendale può essere raggiunto anche come somma delle unità di più realtà aziendali nelle ipotesi di aggregazione di imprese con un’unica finalità produttiva o di servizi.

Per i dipendenti che appartengono ad aziende con meno di 50 dipendenti è però prevista un’altra forma di agevolazione alla pensione legata alla riduzione oraria. In pratica si concede la possibilità di ridurre l’orario di lavoro fino al 30%, a parità di contribuzione favorendo al contempo l’ingresso progressivo di nuovi occupati. La ratio della norma non è favorire il pensionamento, dobbiamo ricordarlo, ma consentire il ricambio generazionale all’interno delle PMI. I soggetti che non rientrano nel programma dello scivolo pensionistico, quelli con contratto di espansione, con applicazione della misura di riduzione della media oraria possono concordare con l’azienda una riduzione degli orari giornalieri, settimanali e mensili, pari a un massimo del 30%. Invece, per i soggetti che rientrano nello scivolo pensionistico previsto dai contratti di espansione con una riduzione degli orari, sarà possibile concordare anche la riduzione fino al 100%, per tutto l’arco temporale per cui è previsto il contratto di espansione.
Le misure per lo scivolo pensione interessano solo i dipendenti del settore privato, per quelli del pubblico impiego sono allo studio altre formule per favorire il ricambio e generazionale e lo svecchiamento della pubblica amministrazione.

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