Novembre 24

Commercio: accordo ponte e l’effetto in busta paga

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Su richiesta dei nostri lettori facciamo chiarezza in questo articolo sugli effetti economici dell’accordo ponte siglato da sindacati e imprese in attesa di arrivare al rinnovo del CCNL scaduto per il settore Commercio e terziario nel 2019.
Il rinnovo dei quattro Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro di ambito Commercio e Terziario: TDS, DMO e Distribuzione cooperativa con le associazioni datoriali (Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione e Associazioni Cooperative) è ancora fermo, al mese di maggio 2023 sono stati svolti alcuni incontri preliminari e sviluppati i temi normativi (che riguardano maggiore flessibilità, aumento del margine di operatività sulle clausole di contratto con flessibilità neui tempi e nei luoghi dLe organizzazioni sindacali hanno chiesto di accelerare il percorso di rinnovo ma le controparti hanno invece manifestato la volontà di dilazionare ulteriormente i tempi . E’ emersa però la disponibilità per un accordo riguardante le retribuzioni per assicurare una prima compensazione economica per i lavoratori.
L’accordo-ponte del 2022 ha definito un anticipo degli aumenti e indennità una tantum per i Quadri di 607,64 euro lordi per la vacanza contrattuale suddivisa in due tranches:
347,22 euro con la retribuzione di gennaio 2023 e
260,42 euro nella busta paga di marzo 2023
Le retribuzioni aumentano poi a partire da aprile 2023 per i Quadri di 52,08 euro mensili nella paga base come acconto sugli aumenti che saranno definiti nel rinnovo contrattuale, si tenga presente che si tratta di un acconto assorbibile dai futuri aumenti contrattuali
Nelle premesse del protocollo, le parti hanno convenuto che la profondità e pervasività degli impatti economici e sociali a carico del terziario di mercato della fase apertasi ai primi del 2020 e ancora non conclusa, che il contributo reso alla competitività ed alla coesione sociale dagli istituti del CCNL e dal concreto dispiegarsi delle relazioni sindacali è un punto di forza da consolidare, l’utilità di un’azione comune volta a richiamare l’attenzione del Governo – con particolare riferimento al cantiere delle riforme e degli investimenti del PNRR – sul nesso tra innovazione, incrementi di produttività del sistema dei servizi ed incrementi di produttività complessiva del sistema-Paese.
Le parti hanno anche convenuto sulla necessità del sostegno della contrattazione collettiva intercorrente tra le Parti comparativamente più rappresentative e del contrasto del dumping contrattuale; sulla necessità di contribuire alla tenuta del potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
Chi desidera ricevere la versione integrale dell’accordo può scrivere a redazione@infoquadri.it

cesmal

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